La grotta di Maurizio
Contursi Terme è la cittadina nota per i numerosi stabilimenti termali sul proprio territorio (attualmente attivi 6).
Le strutture termali sono dislocate lungo il fiume Sele e si dividono in due zone: zona acque fredde e zone acque calde, in cui sorgono stabilimenti termali alimentati rispettivamente da acque minerali fredde e acque minerali calde.
Proprio per la sua vocazione termale e grazie al lungimirante sindaco dell'epoca Gennaro Forlenza, nel 1974 viene aggiunto all'originario nome "Contursi" anche la parola "Terme", divenendo così "Contursi Terme".
Contursi Terme, grazie alle numerose sorgenti minerali è anche definito il paese delle 100 sorgenti, molte delle quali sono liberamente accessibili, ed avendo ognuna caratteristiche organolettiche diverse, è possibile creare proprio un percorso di degustazione delle acque.
Il 24 giugno del 2012 proprio a Contursi Terme è stato beatificato Don Mariano Arciero, un parroco del 1700 che nel 1951 ha fatto un miracolo, ora le sue spoglie mortali sono conservate presso la chiesa madre Santa Maria degli Angeli (http://www.donmarianoarciero.com)
Il Santo patrone è San Donato, a cui dal 24 giugno 2022 in occasione del decimo anniversario della beatificazione, si affianca il Beato Don Mariano Arciero.
Oltre alla chiesa Madre, Santa Maria degli Angeli, troviamo il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, la chiesa della Madonna del Carmine, detta anche la piccola Sistina per la presenza al suo interno di ben dodici sibille, poi troviamo la chiesa del Bambino dove viene venerata appunto la statua del Salvatore, fuori dal paese e vicino alla zona termale acque fredde troviamo una piccola chiesetta dedicata a Sant’Antonio.
La cittadina è adagiata su una collina favorendo l'osservazione del paesaggio circostante, paesaggio ricco di flora e fauna. Subito a valle vi si trova la confluenza di due importanti fiumi:
Il fiume Sele, detto anche fiume bianco
Il fiume Tanagro, detto anche fiume negro
Tra le tradizioni ricordiamo la “vagnatura”un antico rito propedeutico alla tosatura delle pecore che vede le pecore tuffarsi in un tratto di fiume ricco di acque sulfuree, dove oltre a lavare la lana, le stesse ne escono disinfettate, ricevendo un vero e proprio trattamento di bellezza. Questo rito avviene una volta all’anno tra maggio e giugno. Nel 2019 il rito della “vagnatura” é finito sul National Geographic.