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FIUME SELE
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FIUME SELE
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FIUME SELE
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Il FIUME SELE, ha le sue sorgenti a Caposele, si snoda in un territorio meraviglioso tra strette gole e pianure fino a raggiungere il mare nel comune di Eboli.

Lungo il suo percorso di circa 65 km in più punti vi sono affluenti, il più grande è il Tanagro che ha la sua confluenza a Contursi Terme, dando origine al "Grande Sele".

Da Oliveto Citra e sino a Contursi Terme vi sono varie sorgenti sulfuree che immettendosi rendono le acque del Sele di colore biancastro, tanto che viene definito "il fiume bianco" rispetto al "fiume negro", il Tanagro le cui acque sono più scure.

In passato vari filosofi/poeti tra cui Strabone, Aristotele, Plinio il Vecchio, hanno scritto del fiume Sele come capace di pietrificare rami e foglie.

Difatti, soprattutto nella zona Bagni di Contursi e fino a parco delle Querce, grazie a sorgenti di acqua a base zolfo, i rami e le foglie a contatto con le acque del Sele si pietrificano.

Le acque a base zolfo, in alcuni punti molto calde fanno sì che in particolari condizioni termiche si solleva dal Sele un cordone di nebbia dando origine al cosiddetto "fiume che vola".

Altra caratteristica notevole è la schiusa dell'oligoneuriella rhenana nei mesi di luglio ed agosto, all'imbrunire un fiume di effimere schiude e vola sul pelo dell'acqua, la loro vita in questa fase è breve e ricadendo nelle acque diventano cibo per le trote, di cui il Sele ne è ricco.

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